La Colombia è davvero pericolosa come dicono?

 “Colombia??! Ma non è pericolosa?”

Ecco la prima cosa che ci veniva chiesta con faccia incerta appena nominavamo la Colombia.

Chiunque ci aveva allertato e ammettiamo di esserci lasciati presi un po’ dalla preoccupazione prima di partire.

Perciò ora è doveroso raccontare la nostra esperienza e le nostre sensazioni dopo 45 giorni  in questo paese dell’America Latina.

 

Non dare papaya.

In Colombia c’è un detto “Non dare papaya” . Ovvero, non ostentare le tue ricchezze.

Eravamo stati avvisati: niente borse vistose , gioielli  e contanti. No anche ai  cellulari in mano o alle macchine fotografiche al collo.

Atterrati all’aeroporto di Bogotà a tarda sera , dopo tutte queste raccomandazioni , stavamo in allerta come se fossimo arrivati nel posto più pericoloso del pianeta.

Poi è arrivato Jorge , il nostro autista . Era lì in piedi, con un sorriso rassicurante e un cartello con il nostro nome, pronto per portarci in albergo.

Durante il tragitto usava come navigatore uno smartphone di ultima generazione appeso al cruscotto e sfoggiava un orologio vistoso al polso.

Ma come??! E il non dare papaya??!

Bucaramanga

Colombia pericolosa o no?

La Colombia è bellissima ma ha un evidente disparità sociale. Nelle città si passa dai lussuosi quartieri  a quelli poveri. Non ci si capita per sbaglio ma  si vedono, anche se in lontananza.

La soglia di attenzione e la cautela deve cambiare a seconda della zona in cui ci si trova.

Le persone del posto nei quartieri chic delle città, negli aeroporti  e nei centri commerciali sembrerebbe che si sentano al sicuro e “danno papaya”.

Invece nei centri storici delle città o nei paesi considerati un po’ meno sicuri è meglio non attirare l’attenzione ( per fare un esempio pratico per andare nel centro di Bogotà ci hanno fatto togliere anche la fede dall’anulare).

Noi abbiamo mantenuto un basso profilo essendo turisti , o comunque stranieri, ma ci siamo goduti il paese senza essere paranoici.

Inoltre ,  dimenticatevi i pregiudizi alimentati anche dalle serie tv come Narcos (che i colombiani non amano per niente ) : lo stato colombiano ha stretto nel 2016 un accordo di pace con le Farc (acronimo di Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) , quindi rimanendo nelle zone turistiche non si corrono rischi.

Ovviamente facendo sempre attenzione.

I nostri consigli

I nostri consigli provengono unicamente sulla base della nostra esperienza e dalle sensazioni maturate dopo il confronto con le persone del posto.

Inoltre, teniamo presente che abbiamo vissuto principalmente la Colombia di giorno e con una bimba piccola.

  • Centro storico: a differenza delle città europee il centro non è la zona più sicura. Occorre prestare attenzione di giorno e non avventurarsi in queste zone dal tramonto in poi ( ad eccezione di Cartagena in cui la zona turistica è il centro).
  • Mezzi pubblici:utilizzarli solo di giorno e  usare la stessa prudenza che riserviamo sulla metropolitana di qualsiasi città. Non perdere di vista borse, portafogli e cellulari che ovviamente non sono da sfoggiare.
  • Taxi:viene sempre consigliato di non fermare i taxi per strada  ma di farli chiamare direttamente dall’hotel o prenderli alle apposite fermate (esempio in aeroporto, al centro commerciale..).  Noi abbiamo spesso chiamato i nostri autisti di fiducia ma abbiamo anche preso i vari mini taxi per piccoli spostamenti senza avere sensazioni spiacevoli (fate solo attenzione a non sbattere le portiere: sono leggerissime e i taxisti vi guarderebbero davvero malissimo!)
  • Reflex e bastoni da selfie: li abbiamo visti solo nel centro di Cartagena. Personalmente ci siamo sentiti più sicuri lasciandoli a casa.
  • Gioielli:un turista non dovrebbe mai essere troppo “vistoso” per non attirare i malintenzionati. Nei quartieri chic, nei centri commerciali o in aeroporto abbiamo visto sfoggiare borse firmate , anelli ed orecchini.   Ci siamo sentiti sicuri viaggiando senza valori e sfoggiando sul posto solo i nostri coloratissimi braccialetti colombiani.
  • Smartphone:nei quartieri più ricchi, in aeroporto e nei centri commerciali tutti hanno uno smartphone in mano. Per il resto meglio tenerlo in tasca ben chiuso , tirarlo fuori solo all’occorrenza e non camminare parlando al telefono.
  • Borse e zaini: una borsa a tracolla ben chiusa, pochi contanti e le fotocopie dei passaporti (al massimo la carta d’identità). Il resto lasciatelo tutto nella  cassaforte dell’hotel. Alcune persone del posto consigliano di tenere dei contanti di piccolo taglio e delle monete sempre in tasca da lasciare a qualche persona che chiede l’elemosina in modo un po’ insistente.
  • Esercito e guardie: capita spesso di vedere l’esercito e le guardie armate. Quasi tutti i palazzi o le strade residenziali hanno la guardia 24h su 24h. Per un europeo potrebbe mettere un po’ di paranoia perchè non siamo abituati. In realtà ci hanno spiegato che lo fanno per infondere sicurezza nella popolazione.

Conclusioni

Ora non passa giorno in cui non menzioniamo qualcosa della Colombia e pensiamo a tutte le cose belle che ci mancano (potete leggerle qui).

Per rimanere sempre aggiornati sulla sicurezza,  viste le ultime manifestazioni di protesta, consigliamo di consultare il sito della Farnesina e iscriversi sul sito  Dove siamo nel mondo.

Invece , per approfondire la scoperta di questo vibrante paese vi consigliamo di seguire il blog di Roberta e partecipare ad uno dei suoi tour, come abbiamo fatto noi.

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