Girovagando per l’Emilia Romagna:la Pietra di Bismantova e il castello Carpineti

Nel 2018 era al primo posto  nella classifica delle miglior destinazioni da vedere in Europa nel da Lonely Planet.

Stiamo parlando dell’Emilia Romagna e per un strano caso noi senza saperlo prima quella primavere eravamo proprio lì.

Non ce ne importa nulla dei trends e viaggiamo seguendo l’istinto! Rimane comunque motivo  d’orgoglio patriottico se una delle più autorevole guide turistiche decanta il nostro Bel Paese.

Tendenze a parte , Lonely Planet consigliava più che altro le città emiliane come Bologna, Modena , Ferrara, Parma e la loro cucina. Tutte bellissime e che abbiamo già avuto la fortuna di vedere, ma ahimè, in modalità “toccata e fuga”!

Ma Emilia Romagna non è solo sinonimo di belle città, buon cibo e divertimenti sulle spiaggie.

C’è anche quella fantastica catena montuosa che si chiama Appennino , che noi abbiamo  iniziato ad esplorare  partendo dall’Appennino Reggiano , salendo sul panoramico monte Ventasso come potete leggere qui.

Per esempio, voi la conoscete la pietra di Bismantova?

Noi , siamo sinceri,  ne ignoravamo l’esistenza fino a poco tempo fa.

La pietra di Bismantova e l’eremo

Una roccia dalla forma particolare e  ricoperta dalla vegetazione svetta nel cuore dell’Appennino reggiano.

Impossibile non notarla arrivando da Reggio Emilia e da qualsiasi  altro paese circostante, in quanto spicca prepotentemente dal paesaggio , come se uscisse direttamente dalla collina.

La leggenda vuole che  Dante Alighieri abbia visitato questi luoghi e  ne abbia tratto ispirazione per il Monte del Purgatorio nella Divina Commedia,in cui effettivamente nomina la Bismantova.

A lui è dedicato il piazzale ai piedi della roccia, dove potete parcheggiare per raggiungere gli inizi dei sentieri e il santuario.

L’eremo  è incastonato nella roccia dal  1600. È meta di pellegrinaggio  e la percezione visiva è che la pietra lo possa schiacciare da un momento all’altro. In effetti una frana  c’è stata nel 2015 ma ora è stato messo in sicurezza.

Merita una visita all’interno, per quell’atmosfera tranquilla che donano gli interni chiari e la luce soffusa che entra dal rosone.

La pietra Bismantova è famosa nella zona per essere il luogo ideale per le arrampicate. Inoltre, ci sono  diversi sentieri con vari livelli di intensità e difficoltà. Noi abbiamo iniziato a fare il percorso ad anello che porta sull’altopiano, ma il forte vento di quei giorni ci ha costretto a tornare indietro.Peccato!La aggiungeremo alla lista dei luoghi in cui dobbiamo tornare!

Nei dintorni della Bismantova

Scendendo dalla strada della famosa pietra, perdetevi tra le verdeggianti colline e i vari agriturismi  fino ad arrivare alle fonti di Poiano, al lato del fiume Secchia.

Le fonti sono visibili percorrendo il sentiero nel bosco e attraversando i ponticelli in legno ,da cui si vedono le piccole cascate da cui sgorga l’acqua minerale dalle proprietà benefiche.

Il sentiero è breve e adatto ai bambini. È il luogo ideale per le famiglie, potete fermarvi per un picnic, rilassarvi sul prato e rinfrescarvi  con le acque delle fonti.

Il castello di Carpineti e il sentiero Matilde

Lasciando le fonti e il fiume si prosegue su strade saliscendi che attraversano colline e prati fioriti, su cui non si smetterebbe mai di vagare senza una metà, solo per il gusto di fare il pieno di paesaggi.

E in questi paesaggi lontano dal turismo di massa si nascondono luoghi ricchi di cultura, borghi, abbazie e antichi castelli.

Chi mi conosce  sa che ho una passione quasi maniacale per i castelli e le residenze d’epoca,  non posso andarmene da un luogo senza averne visitato almeno uno.

In queste zone ce ne sono parecchi, ci siamo limitati a visitarne uno:il castello di Carpineti.

La fortificazione, posta sulla cima della collina da cui  impone la sua presenza, è ora  un rudere che negli ultimi decenni è stato restaurato e conservato. Deve la forma attuale alla sua proprietaria più celebre: Matilde di Canossa a cui è dedicato il sentiero che attraversa queste colline.

La struttura più importante e tra le meglio conservate della rocca è la “torre isolata”; è stata oggetto di restauro, e al suo interno potete scoprire  la storia di Matilde, tramite delle interessanti tavole  sviluppate da alcune storiche locali. È anche possibile accedere alla cima della torre tramite delle scale dove si trova la terrazza da cui è possibile godere del panorama a 360 gradi.

Ancora quasi intatta all’esterno del castello si trova la piccola chiesa di S.Andrea, che al momento della nostra visita ospitava una mostra di pittura. In ogni caso, c’è un calendario ricco di eventi che si svolgono in questa suggestiva ambientazione.

Consigli utili:

  • Nei dintorni ci sono diversi caseifici dove si produce il Parmigiano Reggiano.Noi ci siamo fermati alla latteria Garfagnolo dove c’è uno spaccio con prezzi convenienti, e poco prima dell’orario di apertura la proprietaria è stata così gentile da farci fare una visita all’interno del caseificio e spiegarci come viene fatto il celebre formaggio. Ci sono delle date in cui organizzano delle visite guidate.
  • Il castello di Carpineti è visitabile gratuitamente anche senza guida.L’unica zona a pagamento è la torre centrale ed è possibile accedere al castello anche con delle visite guidate. Controllate le iniziative perchè ha un calendario ricco di eventi.

Dove abbiamo sostato con la nostra Glam Caravan:

Il camping le Fonti è una struttura tranquilla, grande ma non dispersiva e in alcuni punti si gode di un bel panorama.

All’interno c’è la piscina riscaldata  e una percorso spa .

E’ aperto tutto l’anno e organizzano serate a tema  interessanti soprattutto per i bambini.

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